Lına 2-una vacca ınsazıabıle

LINA 2-UNA VACCA INSAZIABILE
io e Lina continuammo a vederci dopo quel nostro primo incontro.la mattina però quando andavo al bar per il caffè ci comportavamo esattamente come prima:io entravo e salutavo e lei mi diceva il suo timido buongiorno ed abbassava gli occhi,però spesso vedevo in piccolo sorriso quando mi vedeva comparire sulla porta.
ci vedevamo spesso a casa sua e la signora Lina dopo quella fugace scopata sul tavolo aveva tolto i suoi freni inibitori e si era sciolta nel piacere del sesso che da troppo tempo non provava;era sempre la donna timida e introversa di prima,la donna che dovevi prima coccolare per un po,ma poi quando i bollenti spiriti cominciavano a salire diventava una vacca da saziare in ogni modo.

l'avevo vista spogliarsi davanti a me,mentre ero sdraiato sul suo letto,timidamente faceva cadere a terra ogni pezzo del suo vestiario:le scarpe col tacco,la camicetta,poi la gonna;rimase in intimo e girò su se stessa per farsi ammirare in tutte le sue forme:non gli avresti mai dato 46 anni.
la signora Lina,la mia barista,tolse il reggiseno e fece ricadere le tettone sul suo petto,le prese in mano e se le strinse.
dopodichè tolse le mutandine e mi lasciò intravedere i peli pubici,girò ancora una volta e mi mostrò il suo culone,un pò largo.
dopodichè venne verso di me,sul letto,si sdraiò sopra di me e cominciò a leccarmi i capezzoli,me li morse,mentre una mano cercava il mio cazzo durissimio.mi masturbava e mi baciava contemporaneamente,aveva bisogno di dar libero sfogo al suo piacere,quella volta fui un giocattolo nelle sue mani...salì sopra di me e si infilò il cazzo nella fica umidissima,era già fracida di piacere;mi cavalcò con selvaggiamente,urlando e dimenandosi,mi piantò le mani sul petto e si mosse col bacino facendo schioccare il suo culo sulle mie palle.
dopo un pò si stancò scese e si sdraiò a fianco a me sul letto.fui il mio momento.le divaricai le gambe e ci ficcai la faccia dentro le leccai il clitoride,poi le morsi la fica ,la penetrai con le dita e con la lingua finchè non venne di nuovo,bevvi la sua sborra e gliela feci leccare dalle mie labbra quando andai a cercare la sua bocca prima di penetrarla di nuovo;le divaricai ancora di più le gambe e glielo ficcai nella figona,e gliela scopai con forza;cominciò a gocciolare di piacere e a tremare a causa dell'orgasmo.gli tolsi il cazzo e mi feci di nuovo sborrare in bocca da lei.
ne voleva ancora,e anche io,quindi la girai a pecorina sulla sponda del letto,mi posizionai in piedi dietro di lei e la penetrai ancora da dietro:un culone enorme sentivo l'odore della sua fica bagnata che riempiva la stanza,la chiavai freneticamente e con forza,lei ansimava ancora di piacere invitandomi a continuare a sbatterla come una troia;le allargai le chiappe e glielo infilai fino in fondo,sborrai ancora una volta dentro di lei.

un'altra sera andai da lei dopo una travagliata giornata di lavoro,ero stanco morto e volevo solo fare quattro chiacchiere per distrarmi.mi sedetti sulla poltrona in cucina mentre lei mi preparava il solito caffè.
aveva capito che non ero in vena di fare grandi cose quindi disse che ci avrebbe pensato lei.
si alzò la maglietta e scoprì il suo seno enorme,in casa era senza reggiseno;appena vidi le sue poppe il mio cazzo si drizzò all'istante,si inginocchiò davanti a me,mi calò il pantalone e tirò fuori la mia banana eretta.
-ora ti faccio divertire-disse
si sputò in mezzo alle tette,le lubrificò per bene,poi prese il mio cazzo e lo diresse priva verso un capezzolo,giocò con la cappella,poi verso l'altro
-ti va una spagnola?
si piazzò il cazzo in mezzo alle tette,mise le mani sotto quei seni enormi e cominciò a pompare il mio cazzo,il quale scomparve in mezzo alle sue mammelle;andava su e giù mentre mi fissava con quello sguardo di chi sà che ti sta facendo impazzire.si fermò leccò la punta del mio cazzo e poi ricominciò a chiavarmi il cazzo con le tette
sentivo il piacere salirmi lentamente dalle palle,le sue tette erano per me on'oggetto di grande godimento,e lei lo sapeva.
cominciò ad andare su e giù con il busto,mentre continuava a guardarmi e a sorridere;sentivo ormai la sborra gonfiare il mio cazzo,me la sentivo salire verso la cappella;diedi un'urlo e sborrai in mezzo alle sue zizzone,uno schizzo violentissimo si infranse contro la sua gola,lei continuò an dandare su e giù con le tette e le mani sporche di sborra.
dopodichè mi pulì il cazzo con la lingua.
avevo goduto come un maiale in mezzo alle sue minne.

ormai non avevamo più limiti io e lei in quella casa.ma ogni mattino al bar eravamo due perfetti sconosciuti.