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Avventure di uno qualsiasi - Il passaggio

 
Post #1


Avventure di uno qualsiasi - Il passaggioNegli ultimi anni io e mia moglie ci siamo allontanati, poi ritrovati e aggiunto pepe al nostro rapporto sessuale. Abbiamo fatto incontri di coppia, e poi abbiamo provato anche con delle professioniste, il divertimento insomma non manca. Con le professioniste di solito vado per lo più io, poi faccio foto mentre mi lavorano il cazzo e gliele mando, lei fa lo stesso, per lo più con trans, la eccitano, questa figura androgina da donna che la scopa perché ancora uomo la eccita moltissimo.Ottobre, ero per lavoro in abruzzo, ancora una volta a pescara, era da qualche anno che non venivo in città, mia moglie è dell?interno e non andiamo in città perché non la amiamo. Quando il lavoro chiama però devo andare. Finisco a tarda ora di cena, quindi chiedo a un collega un buon posto dove andare, mi indica un certo ?penelope? mi aggiunge che la cucina è buona e la proprietaria una bella figa, quindi soddisfo sia la pancia che l?occhio. Così vado, il tomtom era scarico, quindi punto il cellulare e in una decina di minuti arrivo. Ma il locale è chiuso, quindi non sapendo dove andare mi dirigo al primo locale aperto sul lungomare di pescara. Bel locale, forse un po? caro, ma fa lo stesso, mi posso rilassare e i proprietari vista l?ora mi dicono che abbasseranno la saracinesca, ma posso finire con calma la cena. Così è, finisco, quattro chiacchere con la cameriera, figlia dei proprietari, carina, ma impossibile poter cercare di indirizzare i discorsi verso il letto.Finita la cena pago, esco, è mezzanotte passata da bel po?, salgo in auto, accendo il navigatore del telefono, ma ecco la fregatura di giornata, si spegne, poca batteria. Penso, son fregato, ora mi perdo per ore e ore. Accendo la macchina e comincio a cercare indicazioni che mi portino verso la mia casa vicino alla majella. Ma nulla da fare, comincio a fare vie a senso unico, poi strade che sembrano quelle principali, ma mi ritrovo sempre sul lungomare. La prendo con filosofia quando andando sempre dritto verso nord vedo che ci son un po? di ragazze sul marciapiede opposto, soprattutto di colore, una qualcuna caucasica, parecchie latine e qualche trans. Due belle che attirano la mia attenzione le vedo, una mora, snella, con giubbino di pelle marrone, sembra la ragazza della rotonda di anni fa. Poi alla fermata dell?autobus vedo invece una bionda, con due belle tette coperte da un giubbino sportivo color turchese, sembra davvero una bella figa, penso che mi piacerebbe farmi fare un pompino e mandare foto a mia moglie. Continuo a cercare indicazioni per l?autostrada, ma nulla, ogni volta che passo davanti ad alcune di queste ragazze mi chiamano, anzi urlano, una poi abbassa il body e tira fuori le tette dicendomi qualcosa che non capisco, ma non fa per me, se non hai un minimo di eleganza e rispetto non mi attizzi. Ripasso davanti ala tipa col giubbino turchese, e penso che vorrei proprio scopare con lei, basta mi decido, mi fermo, giro auto e torno indietro, ma mentre mi avvicino, due uomini stavano parlando con lei, si alza dalla panchina e va via in auto con loro. Che sfiga, fortunati i due che si posso godere una bella figa così, in due per giunta, va bene, non è serata, ma io devo trovare una maniera per uscire da lì. Arrivo in un posto dove non vedo esserci ragazze, accosto e riprovo ad accendere telefono, resta acceso, miracolo, comincio a guardare la mappa?..nel mentre sento:?Ciao tesoro, vuoi compagnia?mi giro ed è una delle ragazze di colore, mi ha visto fermo ed è venuta a contrattare, ma io non l?avevo vista. Ha due belle tettone, un po? in carne, labbra belle grosse.?Disturbo?? ?Vuoi che ti faccio compagnia? 20 in auto??Ciao, guarda, non sto cercando compagnia, sto cercando di far funzionare questo cavolo di navigatore per andare verso autostrada??Se vuoi facciamo a casa mia, 50, autostrada è vicina, dietro casa?L?offerta sembra invitante, anche se so che di solito non vivono in bei posti queste ragazze di colore, o per lo meno in posti che io ritengo brutti e fatiscenti. Mi convinco: ? Dai ok, andiamo??Prendo le mie cose e arrivo, non scappare, grazie?Va prende la sua borsa e viene in auto, mi dice di ripartire e che mi dirà lei la strada. ?Come ti chiami???Annab, tu???Inciu, di dove sei???Cuba, sono cubana??Oh cuba, ho un amica che fa tuo stesso lavoro e ogni tanto mi vedo con lei??Scopi???Si certo, lei mi diverte, ultimamente poi ha iniziato a baciarmi e gode pure??Bravo, bravo, anch?io voglio godere?Nel mentre gli chiedo da dove viene da cuba, e mi dice che suo padre è ghanese, difatti lei non ha accento spagnolo, gli dico in inglese che glielo voglio mettere in culo e se lo posso fare, lei mi risponde di si. Poi aggiunge che sua madre è cubana, ma non è mai stata a cuba?.insomma è ghanese.Arriviamo nel posto dove vive, come temevo, una topaia, l?androne delle scale è sporco e c?è puzza di cipolla, spezie e marijuana. In casa sua la cosa migliora almeno per la pulizia, non è un granche la casa, un po? disordinata, ma i muri non sono imbrattati e le lenzuola del letto sembrano pulite. Letto molto alto, tipico abruzzese delle campagne, alto da terra, molto alto mi arriva sopra inguine. Appena entrati mi dice di spogliarmi, eseguo, lei nel frattempo si spoglia di tutto tranne il reggiseno, dice che lo vuole tenere ed io la convinco dicendogli che gli sborrerò sulle tette e in faccia, quindi se non vuole sporcare il reggiseno è meglio che se lo tolga. Lo toglie, le grosse tette scendo, non sono sode, ma i capezzoli diventano subito duri al primo mio tocco. Lei risponde toccando dolcemente le mie mutande e seguendo la linea del cazzo che si sta svegliando dal suo sonno. Vado per togliermi le mutande, ma mi ferma, poi mette le sue mani sui miei fianchi, le fa scendere, piano, dolcemente, fino ad arrivare alle mutande, abbassandole, piano, scoprendo il cazzo che di li a poco l?avrebbe scopata, gli sorride e ride come faceva quando parlavamo in auto, mi abbassa fino a terra le mutande e me le toglie del tutto facendole passare sotto i piedi, poi partendo dai piedi ricomincia ad accarezzare salendomi le gambe, piano ancora, adesso mette anche le mani all?interno delle gambe quando arriva sulle ginocchia. Arriva fra le mie gambe, il cazzo è già un po? alzato, ma lontano dall?essere duro, passa una mano sulle palle, le massaggi, l?altra invece la fa scivolare fino dietro sulla coscia destra, mi accarezza tutto, anche l?ano, ma senza accennare ad entrare, scivola poi ancora fino ad arrivare alle palle da dietro, così mi ritrovo che con una mano da dietro mi massaggia le palle e con l?altra accarezza il cazzo, senza far nulla, solo scivolare di dita. Si avvicina poi con la bocca e inizia a baciarlo, dolcemente, poi se lo fa scivolare sul viso, sento tutto il suo viso sul mio cazzo, gli occhi, il naso, la boccia che bacia tutto quello che le passa vicino, cazzo, palle, ventre, le sue mani sono anche quelle ovunque possa arrivare, schiena, gambe, i mie capezzoli. Decido che è ora di fargli foto, lei già sapeva, e quindi gli faccio foto mentre mi sta baciando il cazzo. s**tto la foto e mi dice:?s**tta e manda adesso che ti faccio un pompino? Lo prende il bocca, ancora dolcemente, con le labbra appena aperte che coprono i denti e mi fa uscire la cappella, s**tto la foto mentre si vede che sta facendo questo ottimo lavoro.Si alza e mi dice di sdraiarmi, io salgo sul letto e mi sdraio, la vedo che cerca qualcosa in borsa, estrae il preservativo e sale sul letto. Lei è piccola ora a vedermela in piedi e fra le gambe, penso bene, le piccoline da scopare mi piacciono, sembra quasi reggano meglio i colpi quando me le scopo.Mi mette il preservativo, fa una prova con la mano se è messo bene, poi inizia a succhiare, questa volta ci mette energia, mi guarda in faccia, con le mani prende i mie capezzoli e li strizza, fa una piccola pausa e poi si rimette ancora a muoversi con quella testa che va su e giù. Sento che sto per venire, troppa eccitazione all?inizio, ma non posso venire così, con così poco, la fermo e le dico di mettersi a pecorina. Obbedisce senza fiatare, io scendo dal letto e la faccio scendere anche lei, si regge sulle braccia, io per fare una pausa e non venire subito mi abbasso per guardare la sua fichetta rasata che ancora non avevo visto, molto bella, tutta chiusa, non slabbrata, pensavo che dopo una serata di cazzi la avrei trovata odorosa, ma per fortuna non lo era. Lei si appoggiò con il ventre al letto e con le mani si aprì le cosce e mi disse: ?giocaci!?.Gli passai quindi un dito fra le labbra, una due tre volte, affondando sempre di più, lei non mi fermava come fanno di solito, ne approfittai e gli misi il dito medio dentro, lei sospirò e girò la testa verso di me ridendo, poi cominciai a muovere il dito e con l?altra mano andai in cerca del clitoride che cominciai a stimolare. Lei rispose con timidi profondi sospiri, nel frattempo il mio uccello si era un po? calmato, ancora duro, ma più calmo, mi alzai, tolsi le dita dalla sua fichetta, lei si mie su un fianco, a gambe aperte, poi prese le mie mani e leccò le dita che l?avevano appena penetrata, la rimisi nella sua posizione a pecorina, con la mano sinistra allargai le sue cosce, con la destra tenevo il cazzo in posizione mentre, prima mi appoggiavo e poi iniziavo a penetrarla nella fichetta. Nel mentre che entravo lei faceva un lungo profondo sospiro, ero dentro, lei ancora si reggeva sulle braccia, iniziai un po? a muovermi, lentamente, sentivo la sua fica stringermi il cazzo, ma non arrivavo fino ad appoggiarmi al suo ventre, vedevo la sua schiena, il suo culo, muoversi, la sua pelle, la sua carne essere ballonzolata ai miei colpi, che stavano aumentando. Ero arrivato ad appoggiarmi a lei e vedevo quelle grosse tette nello specchio a fianco a noi, muoversi, senza un verso, davanti, dietro, destra, sinistra, mi stavo eccitando molto, era fatta ormai, sentivo la sborra friggere dentro di me, fra un po? sarebbe salita, dovevo dirgli di girarsi che le tettone attendevano i miei schizzi. Ma non riuscivo a dire parola, mi stavo godendo per bene quella fica a pecorina e non avevo intenzione di uscire. Lei iniziò a mugulare, sembrava che stesse godendo sul serio, ero eccitatissimo e ormai avevo iniziato a spingere sempre fino in fondo il mio cazzo dentro di lei con i relativi classici rumori stile schiaffetti che si sento quando si sta scopando. Diedi male un colpo e il cazzo uscì da fica, avevo le mani sulle sue tette, le mollai per penetrarla ancora, ma lei fu più veloce di me, mi prese il cazzo e lo spinse dentro senza riguardi alcuno ed emettendo un gemito. Ripresi coi colpi, sentivo la sborra ormai pronta per uscire, vedevo la sua testa che seguiva il ritmo mio, ora stava in alto e ora in basso, un paio di volte girata per guardarsi allo specchio. La guardai anch?io ed aveva un viso disteso, come chi sta godendo davvero della scopata che si sta facendo. Non si reggeva più sulle braccia e si appoggiò con il ventre, mise le braccia stese e strinse le lenzuola e la coperta, ora stava mugolando più forte di prima, erano ormai i gridi di chi gode. Vidi le sue tette ora, malgrado essere compresse fra il suo corpo e il letto, ballonzolare ancora in maniera selvaggia. La vidi poi mettere la faccia contro il materasso affondare, poi rimettersi in fianco guardando nel vuoto. In quel momento non sapevo nemmeno io quanti colpi davo, ma stavo sborrando.Non feci una sborrata ad esplosione vera e propria, fu un uscire con calma, un a goduria lenta se così si può dire. La tenevo per i fianchi delle cosce e gli spingevo il cazzo in fondo, mi pulsava a ogni schizzo, lo sentivo muoversi, diedi un paio di colpi quando ormai non usciva più sborra ?a fiumi? ma per gli ultimi schizzi che avevano bisogno di un aiuto. Lei si girò, ridendo dolcemente, con occhi lucidi.Ero fermo con ancora il cazzo dentro di lei, che mi stavo godendo il dopo gli schizzi con movimenti piccoli, lenti e lontani fra loro, in quel momento sentì dei rigoli che andavano dalla base del cazzo e seguivano la mia pelle, erano anche sulle palle. Subito pensai che il preservativo era rotto, ed ero nei guai, uscì dall fica lo guardai e?.niente era sano e intatto, messo bene, lei rideva, era ancora stessa, si era solo spinta con le gambe sul letto quando ha sentito che son uscito. Si girò, rideva, si strizzava le tette e teneva le gambe aperte, poi disse, manda foto a tua moglie che ti ho bagnato il pelo con la mia sborra, digli che ti ho goduto per bene a pecorina. Non ci pensai un attimo, gli diedi il telefono e fece foto, la mandi e la risposta di mia moglie fu, prima la faccia incazzata, poi un secondo messaggio con scritto, lo so che scopi bene, bravo, mi sto facendo un ditalino, e mi mando un video corto di lei a gambe larghe sul nostro divano che si sditalinava. Io risposi con un video di lei che mi toglieva il preservativo senza versare una goccia su di me, poi mi passò la lingua pulendolo , guardando verso l?obiettivo e ridendo a mia moglie.Una volta mandato il video, ero steso sul suo letto, lei al mio fianco che mia abbracciava, eravamo tutti sudati, col fiato corto. Mi disse che era contenta del lavoro che faceva, a casa sua non sarebbe finita così bene, sarebbe finita in sposa a un vecchio che l?avrebbe fatta prostituire comunque. Qui per lo meno ha più soldi e anche se ha dei padroni, per ora si son comportati bene, basta che porti quello che deve e può anche girare l?Italia. Poi se le capitano situazione piccanti come questa si eccita pure lei e se la gode. Finito di dire questo dopo poco, squilla il mio telefono, video di mia moglie che stava avendo un orgasmo, con scritto, quando torni poi facciamo i conti. Che bello essere in certi guai.Ero sdraiato, lei si alzo e con una salvietta si rimise a pulirmi la cappella, per l?ennesima volta rise, io dissi:?Oh grazie, gentilissima??Io dopo averli fatti sborrare li ripulisco sempre. Vuoi altro???Magari, ma non ho soldi??Non importa, con quello che hai pagato....??Bene, però sappilo che per la seconda sborrata il mio cazzo te lo devi lavorare per bene e per molto tempo.?Rise e aggiunse:?Amore non ti preoccupare, dopo aver scopato con te vado a letto a dormire.?
04-06-2021, at 09:02 PM
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